Dalla prenotazione della camera al noleggio dell’ombrellone, l’ospite sarà trasportato in una dimensione di relax, coccolato da Antonella con simpatia, cortesia, ospitalità, professionalità e soprattutto impegno per rendere il soggiorno all’altezza delle aspettative. Il tutto in camere super accessoriate, attrezzate di tutti i comfort e servizi, sospese tra l’azzurro del cielo ed il blu del mare, con accanto il verde di canneti ondeggianti al vento e, alle spalle, la piana degli ulivi che si stende sino ai piedi della Selva di Fasano. Grazie alla conoscenza del territorio e all’expertise maturato negli anni, la nostra Host suggerirà all’ospite il migliore percorso per godere delle bellezze di questo angolo di Puglia.

“A un Passo dal Mare”, punto di partenza per esperienze uniche ed irripetibili, tra mare, sole, spiagge bianchissime, uliveti, trulli, masserie e bianchi centri storici, il mondo dell’antica civiltà messapica e delle tante testimonianze di millenni di storia e preistoria, un universo di profumi e sapori di una cucina che coniuga la gastronomia di un mare incontaminato ai frutti di una terra baciata dal sole, in un sincretismo quasi magico che abbraccia la tradizione levantina e quella contadina e pastorale, come in una sorta di terra di mezzo che incanta e stupisce. “A un Passo dal Mare” è il B&B situato a ridosso del mare Adriatico con alle spalle il Parco Regionale delle Dune Costiere. E’ la porta per la Valle d’Itria, il cuore verde di Puglia, di una campagna rigogliosa di ulivi, mandorli e fichi, punteggiata di candide masserie, con muretti a secco assemblati pietra su pietra con sapienza e infinita pazienza, che arrivano sino quasi al blu intenso del mare, rammentandoci che l’Oriente non è poi così lontano.

Torre Canne è la marina di Fasano, logiche del passato e del presente si confondono, si fondono e si accavallano, facendo convivere nuove idee con vecchie abitudini. Un piccolo villaggio di pescatori, a metà strada tra Bari e Brindisi, a pochi km dall’antica Egnazia, affacciata sull’Adriatico baciato dal sole d’Oriente e sferzato dal vento di Tramontana. Lì sorgevano le prime casupole di lavoratori del mare, le barche tirate a secco su spiagge di sabbia accecante, e loro seduti a terra, a ridosso di muri bianchi di calce, a riparare reti e a scrutare, attraverso ragnatele di rughe su volti di pietra e di sale, il blu del mare che stemperava nell’azzurro del cielo, con i soli gabbiani a frapporsi tra i loro pensieri e le loro immutabili fatiche.